La storia del rubinetto

Quando nasce il rubinetto e perchè si chiama così?

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Rubinetto due vie, a tre vie, miscelatore, a muro, a corpo alto, classico, moderno… ci sono decine di combinazioni e tante funzionalità che puoi scegliere per i tuoi rubinetti di casa: strumenti indispensabili in ogni bagno e cucina, non potremmo immaginare di vivere senza. Ma è sempre stato così?

Ripercorriamo insieme la storia del rubinetto, per scoprire qualche aneddoto interessante che forse non conosci…

Quando nasce il rubinetto?

Che i Romani fossero dei grandi inventori è noto: architettura, arte, letteratura e, non ultima, ingegneria… in tutte le discipline in cui il “genio” la fa da padrone, i nostri antenati erano all’avanguardia e spesso precursori dei tempi.

Tutti sanno che i Romani furono grandi costruttori di acquedotti, che portavano acqua dalle fonti alle città, facendo progredire il livello di igiene personale, l’agricoltura e la manifattura e anche il benessere, grazie alla costruzione delle terme.
Fu proprio in questo contesto di progredita ingegneria idraulica che nacque e si sviluppò il rubinetto o, in latino, valvulae.

storia del rubinetto - Delo Magazine - valvulae romana
Valvulae romana | da romanoimpero.com
storia del rubinetto - Delo Magazine - valvulae recente
Versione odierna | da romanoimpero.com

Evoluzione del rubinetto nei secoli

Dopo l’epoca romana, l’evoluzione del rubinetto subì una battuta d’arresto soprattutto durante il Medioevo.

Dobbiamo arrivare fino all’800 per segnare un nuovo significativo cambiamento: fu proprio all’inizio del XIX secolo che l’inglese Thomas Grill inventò il “rubinetto a vitone”.

Il vitone altro non era se non una valvola in ottone, otturata da un disco: girando la manopola si esercitava pressione sul disco che quindi controllava il flusso dell’acqua.

storia del rubinetto - Delo Magazine - schema rubinetto a vitone
Vitone | principio funzionamento
storia del rubinetto - Delo Magazine - rubinetto a vitone v2
Rubinetto a vitone

A partire dall’idea di Grill, l’evoluzione del rubinetto ha conosciuto una corsa continua culminata, negli anni ’70 del secolo scorso, con l’introduzione del miscelatore monocomando, la moderna rivisitazione del sistema romano sopra descritto.

Rubinetto: perché si chiama così?

Abbiamo visto come la genesi del rubinetto si debba ai Romani, che lo chiamavano valvulae, parola da cui evidentemente deriva il termine valvola. Partendo da qui, come si è arrivati a chiamarlo rubinetto?

L’etimologia della parola si deve ai francesi e non ha niente a che fare con la tecnica o l’ingegneria. In Francia si usava ornare le chiavette degli impianti con le effigi di animali, nella maggior parte dei casi con la testa di un ariete o montone, “robin” o “robinet” appunto.

In italiano la parola fu inizialmente resa con robinetto, per diventare poi rubinetto a fine Ottocento.

Al giorno d’oggi: dal rubinetto al miscelatore

A partire dagli anni ’70, come abbiamo visto, la rubinetteria è stata protagonista di cambiamenti sia dal punto di vista tecnico, sia da quello estetico.

I miscelatori monocomando sono, ad oggi, i più utilizzati in assoluto nell’ambiante bagno come in cucina.

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Delo Dado | miscelatore da lavabo

Persiste comunque l’utilizzo del modello a doppia manopola, soprattutto per ragioni estetiche, come abbiamo visto in un recente articolo del nostro magazine.

La rubinetteria, oltre che per lavandini e lavabi, è impiegata anche per docce, vasche e bidet, assumendo di volta in volta, secondo la collocazione, specifiche tecniche e di design differenti.

Da qui la vasta offerta che il mercato propone in fatto di rubinetti e miscelatori.

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Delo Eva | Rubinetto da lavabo
Delo Giulio | miscelatore a 3 vie da lavello

Qui su Delò Magazine puoi trovare alcune guide per aiutarti a scegliere la rubinetteria per il bagno e quella per la cucina, ma ricordati sempre questi punti cardine:

  • Scegli solo prodotti di qualità, che durino nel tempo e ti offrano una garanzia solida, come per esempio i prodotti Delò, selezionati per te da esperti e coperti da 5 anni di garanzia;
  • Valuta la disponibilità di ricambi e di centri assistenza sul tuo territorio;
  • L’offerta è ampia, non devi rinunciare allo stile a favore della funzionalità e viceversa;
  • Fai abitualmente pulizia e piccola manutenzione di base per mantenere sempre in perfetta efficacia la tua rubinetteria e… dimenticarti dell’idraulico.

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